L’editor risponde: Giovanni Magistrelli
Buongiorno amici autori! Ho chiesto a un editor e autore che collabora con me da diversi anni, Giovanni Magistrelli, come approcciarsi alla scrittura.
In una serie di 5 articoli, vi darà la sua personale interpretazione (costellata di notevoli successi editoriali e lavorativi) di cosa può fare uno scrittore alle prime armi per migliorarsi, raggiungere la pubblicazione e promuoversi. Questo è il primo articolo, buona lettura!
Molto spesso, durante i firmacopie dei miei romanzi in libreria e alle fiere del libro, i lettori se ne escono con questa frase: «Complimenti, come ti invidio! Anche io da molto tempo vorrei scrivere, ma…».
Di solito, finisco di autografare con dedica il libro e poi li guardo. «Ma cosa?», chiedo loro, restando in attesa.
Le risposte che ricevo sono sempre uguali: «Non sono capace di scrivere; non ho tempo; poi, alla fine, chi mi leggerebbe?; ho iniziato tempo fa una cosa e poi mi sono fermato; come potrei mai scrivere un romanzo di 400 pagine come il tuo?; ecc.».
A tutti loro dico quello che vale per me (e, credo, per molti scrittori): si scrive perché è un bisogno e perché si sente di avere dentro di sé qualcosa da raccontare al mondo. Non fatelo domandandovi se diventerete autori di best-seller (ve lo auguro!) o, anche soltanto, se troverete una casa editrice (non a pagamento, mi raccomando) disposta a pubblicarvi. In realtà, mettetevi all’opera e scrivete soprattutto se volete leggervi. Voi stessi siete i vostri primi lettori.
Se non siete dei lettori, lasciate stare: lo scrittore che dice di non leggere non è un vero scrittore, ma uno che non lo diventerà mai. Io, per esempio, scrivo quello che vorrei leggere (e che spesso trovo in opere di altri autori). Se ciò che ho creato nero su bianco (o sul Word di un pc) non annoia me, allora ho qualche speranza che possa interessare pure qualcun altro.
Inoltre, come si dice, “non si nasce imparati”; gli autori di best-seller, come anche di classici, non sono giunti ai livelli che noi conosciamo in un solo giorno o al primo libro. Esiste, tuttavia, una ricetta per scrivere? Nessuno ha il verbo in proposito, neppure uno navigato e di successo da mezzo secolo come Stephen King (il mio “dio narrativo” personale); quindi, figuriamoci se ce l’ho io, giunto appena al quinto libro! Però voglio provarci, come un pasticciere che vi consiglia quali ingredienti ci vogliono per preparare una buona torta di mele.
Prima di tutto, esercitarsi tanto, all’inizio con racconti brevi, prima di affrontare un percorso lungo come un romanzo. Continuare a leggere molto, perché dovete “rubare il mestiere” ai vostri autori preferiti. Avere un’idea più o meno originale da cui partire e da sviluppare, facendola crescere con pazienza, amore, impegno. Dare a questa passione il maggior tempo possibile (mandate al diavolo social, videogiochi, chat, ecc. e vi accorgerete quanto tempo sprecate in cose inutili) ed essere disciplinati (non sempre si ha voglia di scrivere, ma ci si costringe, per combattere sia la pigrizia, sia la paura del foglio bianco). Come anticipato, non voglio comportarmi da maestro (ogni giorno scopro quanto ne so poco e ogni giorno cerco di migliorarmi): ho tentato semplicemente di spiegarvi come mi comporto io, per sperare di arrivare ad autografarvi una copia dei miei romanzi in una libreria della vostra città. Buona scrittura (e buona lettura)!
Lo scrittore ed editor Giovanni Magistrelli, dopo una vita passata a viaggiare da poliglotta da un continente all’altro, inizia la sua avventura editoriale nel 2014 con la raccolta di racconti Gli occhi di Bryan (Youcanprint, 2014), a cui fa seguito la partecipazione al libro Milano in centoparole (Giulio Perrone Editore, 2015) con la storia Milano è cambiata. Contribuisce con i racconti: Il matrimonio di Patricia al volume Ophelia’s Love Writers (Libri Asino Rosso, 2017) e Il castello sul lago all’antologia Nello specchio (Edizioni SensoInverso, 2018). Pubblica quindi il romanzo thriller-urban fantasy Il tempo degli dèi (Astro Edizioni, 2018) e l’autobiografia/diario Sconcertato. Guida alla sopravvivenza fronte palco (ChemCapt Autori, 2018). L’anno successivo, esce il romanzo thriller distopico di fantapolitica L’Unione nel mirino (Astro edizioni, 2019). Nel marzo 2022 sarà pubblicato il noir I volti dell’Apocalisse (Astro Edizioni).