La verità dietro il “rumore” informativo. Ovvero, fai un bel respiro, e risali alla fonte
L’elogio della lentezza, diceva Lamberto Maffei, invitandoci al pensiero lento. Oppure, per essere veloce, devi prima imparare a essere molto lento (Bruce Lee).
Insomma, ci troviamo in un momento in cui il sovraffollamento comunicativo, le continue notizie reperibili in ogni istante, ovunque e in qualunque momento, generano confusione. Se a questo si aggiunge che tutti possiamo commentare a casaccio, sulla scia di emozioni sempre più rapide, con un respiro superficiale e scarico di energia, è facile intuire come l’incertezza imperi. E non sempre è possibile trovare la lucidità che ci consente di vivere serenamente il presente, progettando il nostro futuro, passo dopo passo.
Tutto e subito, questo vogliamo. Dall’autore che, pur di avere il libro pubblicato ADESSO, non lo rilegge nemmeno e accetta compromessi (leggasi editoria a pagamento o vanity press), alla navigazione spasmodica e alla lettura veloce di messaggi sempre più brevi, di titoli sempre più eclatanti. L’informazione rimane superficiale, così come il respiro, frenetico e breve, che annebbia la mente e affanna l’anima.
Quando facevo la giornalista, la ricerca delle fonti era uno degli aspetti più complessi e anche più importanti del mio lavoro. Invece, oggi, mi sembra che l’informazione sia superficiale, votata ai click, piuttosto che all’approfondimento. Stessa cosa mi capita quando un autore mi presenta il suo manoscritto. La maggior parte delle volte è sciatto, poco approfondito, addirittura spesso non viene nemmeno riletto. Il tutto, per la fretta di arrivare chissà dove. Eh sì, perché anche gli obiettivi languono, sono sempre più vaghi.
Mi sembra che abbiamo tutti fame d’aria, se ci pensiamo, il Covid questo fa: non ci fa più respirare. Torniamo a prendere aria con lentezza, in profondità, e a buttare fuori ciò che non ci serve, a filtrare le notizie, a bloccare ciò che non ci serve più, a cercare informazioni con attenzione e a verificare le fonti. Andiamo alla fonte! Così, troveremo serenità e saremo di nuovo pronti a progettare il nostro futuro. Buon respiro a tutti.