Le valutazioni dei manoscritti in casa editrice
Di solito, gli autori con cui lavoro mi chiedono: “Quanto ci mette una casa editrice a valutare un manoscritto? Quanto devo aspettare per ricevere risposta? Riceverò mai una risposta?”.
E anche tu che leggi, di sicuro, ti sei già posto simili domande. Ti do una risposta sulla base della mia esperienza di quasi 15 anni nell’editoria: Dipende; Dipende; In genere, no.
Quanto ci vuole e quanto c’è da aspettare. Se avete mandato il libro a un editore molto grande, campa cavallo! Ho visto una stanza nella redazione Newton Compton piena solo di carta e manoscritti. La maggior parte dei quali non sarà mai letta. Immagino cosa possa ricevere un editor responsabile di una collana da Mondadori! Ma allora, come fa un editor a smaltire tutti quei manoscritti? Ci sono vari stratagemmi.
In primis, di solito i testi ricevuti via mail si perdono perché arrivano a mail generiche, invece che direttamente alle persone interessate. Una volta che raggiungono la mail o la scrivania giusta, di solito si aprono e si legge sinossi e forse due/tre pagine a caso.
Qualche collega legge le pagine al numero che forma la sua data di nascita!
Passata questa prima scrematura, se ne vanno dritte nel cestino decine e decine di testi che non saranno mai letti fino in fondo. Poi qualcuno rimane, allora l’editor responsabile legge 20/30 pagine. Altra scrematura.
Infine, i testi che sopravvivono a cotanta crudeltà, vanno nelle mani di persone più o meno qualificate, di solito pagate pochissimo (ho sentito 20€ per leggere un manoscritto intero e redigere una scheda tecnica), ma che comunque si leggono i manoscritti ritenuti migliori dal chief editor.
Questi, infine, legge le schede e salva solo pochissime proposte. Poi si passa (in case editrici molto grandi) a una seconda o terza valutazione, soprattutto commerciale. L’ultimo a porre il veto o a firmare il contratto è il direttore editoriale, che spesso si identifica anche con il direttore commerciale.
Quindi, quanto ci vuole? Più la CE è grande, più parliamo di mesi o anche oltre l’anno.
Inoltre, lo scouting delle big non passa quasi mai per mail, bensì attraverso scuole di scrittura, riviste letterarie, premi e concorsi importanti, materiale da agenzie letterarie, classifiche Amazon in caso di autori self… di rado un manoscritto inviato via mail viene preso in considerazione. E, quando accade, sappiate che ha superato tutto questo passaggio di mano in mano, quindi merita sul serio!
Parlando sempre di grosse CE, se il chief editor o chi per lui si mette a rispondere a 100/200 mail al giorno (tante sono le proposte ricevute), oltre a tutte le mail e al resto del lavoro che ha da fare (editing, correzioni, eventi, corri dal capo, rispondi al collega, rispondi alle telefonate…), non lavorerebbe più. Quindi, o scattano le mail automatiche, oppure è più facile che non riceverete mai risposta.
Ora, tutto ciò vi rasserena, vi terrorizza, oppure in qualche modo saperlo vi fa sentire rassegnati e vi dedicherete ad altro, nell’attesa che il vostro libro venga valutato? Fatemi sapere!